Normative sedie ufficio: la guida definitiva

Oggi vi illustreremo le normative che riguardano le sedie per ufficio, chiarendovi le principali caratteristiche e peculiarità relative a questi arredi.

Prima di entrare nel merito dell’argomento è bene precisare di come la legge che regola la materia delle sedie per ufficio considera queste ultime un presidio e come tale deve necessariamente essere caratterizzato da standard specifici.

Conformità sedie per ufficio

Le norme che regolano la produzione delle sedie per ufficio hanno il principale scopo di garantire un elevato standard di comfort e benessere a tutte le persone che trascorrono le proprie giornate seduti ad una scrivania davanti al proprio computer.

La regolamentazione normativa ha quindi la funzione di delineare le principali caratteristiche e peculiarità che devono interessare una sedia per ufficio. Sono proprio le caratteristiche di una sedia per ufficio, l’elemento fondamentale in grado di garantire la massima sicurezza dei lavoratori, preservando la salute di questi ultimi.

La fonte che è doveroso citare in materia è il Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro, con riferimento al Decreto Legislativo 81/2008 (caratteristiche sedia ergonomica 8108): con detto provvedimento il legislatore ha fornito una serie di criteri specifici ai produttori di sedie per ufficio, ai quali essi dovranno attenersi in modo rigoroso, a partire dalla fase di progettazione del prodotto. Da questi criteri viene determinata la conformità di una sedia per ufficio.

Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro - Sedie per ufficio

Con l’introduzione del Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro è stata riformata la precedente normativa risalente all’anno 1998. Con il nuovo decreto, l’intento del legislatore è finalizzato a tutelare la salute psicofisica dei lavoratori, prevenendo potenziali danni che potrebbero attentare a quest’ultima. Per questa ragione la normativa relativa al Testo Unico riguarda la produzione e l’impiego di sedie per ufficio.

Sedie ergonomiche per ufficio: caratteristiche e peculiarità

Caratteristica fondamentale di una sedia per ufficio è rappresentata dall’ergonomicità: una sedia per ufficio dovrà prima di tutto essere ergonomica, garantendo altresì una perfetta stabilità. Una sedia per ufficio dovrà inoltre essere dotata di un comodo schienale capace di consentire la giusta configurazione di altezza ed inclinazione. Queste caratteristiche sono ovviamente finalizzate a garantire al lavoratore una posizione il più possibile salubre, confortevole, oltre che idonea e sicura. Con l’utilizzo quotidiano di una sedia ergonomica sarà possibile scongiurare l’insorgere di danni fisici potenziali immediati o futuri che attentano alla salute fisica del lavoratore.

Una sedia ergonomica per ufficio deve necessariamente essere caratterizzata da elevati standard di dinamicità e libertà di movimento.

Con particolare riferimento all’ergonomicità di una sedia per ufficio, ecco di seguito uno schema riassuntivo delle principali normative vigenti a livello nazionale e comunitario:

Norme relative alle dimensioni di una sedia per ufficio -UNI EN 1335-1: 2000: questa norma si esprime nella determinazione delle dimensioni di una sedia per ufficio, specificando nel merito le dimensioni di tre tipologie di sedie e i relativi metodi di prova per la determinazione di tali dimensioni.

 

Tipologia A: requisiti dimensionali più restrittivi. Questa tipologia rispetta più di tutte le altre le dimensioni antropomorfiche del 5° e del 95° percentile delle persone (rispetta a pieno il D.Lgs. 81/’08).

Tipologia B: requisiti dimensionali intermedi. Questa tipologia rispetta percentili antropometrici minori e sufficienti a coprire le funzioni minime richieste espressamente dal D. Lgs. 81/’08.

Tipologia C: requisiti dimensionali minimi. Tipologia tipica di poltrone direzionali con meccanismi base o di sedie per ospiti girevoli. La tipologia C non risponde a quanto previsto al D. Lgs 81/’08.

Norme relative ai requisiti di sicurezza di una sedia per ufficio

UNI EN 1335-2:2009: requisiti di sicurezza - La norma specifica i requisiti meccanici di sicurezza delle sedie da lavoro per ufficio.

Norme relative ai metodi di prova di stabilità di una sedia per ufficio

UNI EN 1335-3:2009: metodi di prova - La norma specifica i metodi di prova per verificare la stabilità, la resistenza e la durabilità delle sedie da lavoro per ufficio.

Regolazioni di una sedia ergonomica per ufficio

Nelle sedie per ufficio non vi è l’obbligo di braccioli: l’arredo potrà infatti essere dotato o meno di braccioli, consentendo tuttavia la possibilità di essere regolato in altezza.

Lo schienale di una sedia per ufficio deve necessariamente esprimere il massimo della funzionalità e supportare in modo adeguato la zona lombo-sacrale dell’operatore: questa zona risulta infatti particolarmente soggetta ad indolenzimento e contratture.

La seduta dovrà invece essere in grado di adattarsi alla corporatura del lavoratore.

Sia schienale che seduta di una sedia per ufficio dovranno inoltre essere caratterizzati dalla presenza di bordi arrotondati, così da scongiurare infortuni e potenziali danni fisici alle persone. Altra caratteristica della seduta di una sedia per ufficio è la sua conformazione a movimento girevole.

Da ultimo è bene sottolineare di come ogni sedia ergonomica per ufficio dovrà essere accompagnata dal proprio manuale di utilizzo e manutenzione, redatto in più lingue.

Sedie per ufficio: normativa europea

Oltre alla normativa nazionale è in vigore una normativa comunitaria che regola la produzione e commercializzazione di sedie ergonomiche per ufficio. Stiamo parlando della normativa europea UNI EN 1335 che indica nel merito quelle che dovranno essere le dimensioni dell’arredo e i rispettivi requisiti di sicurezza, stabilità e resistenza.

La normativa comunitaria conferisce particolare importanza al requisito della stabilità: basti pensare a tal proposito che la permanenza per un tempo prolungato su una sedia non capace di mantenere un’ottimale condizione di equilibrio, espone il lavoratore al potenziale rischio di cadere rovinosamente a terra con potenziali danni fisici importanti.

La sicurezza rappresenta un elemento essenziale per una sedia utilizzata sul luogo di lavoro: solo i massimi standard di sicurezza saranno efficaci per preservare l’incolumità di un lavoratore sul luogo di lavoro.

Altro aspetto fondamentale per la normativa europea è il perseguimento del benessere del lavoratore: per tale ragione viene stabilito che una sedia per ufficio deve stabilire il mantenimento di una posizione adatta all’altezza dell’operatore, e al tipo di attività svolta da quest’ultimo. La seduta dovrà inoltre essere in grado di supportare le gambe e la zona lombare in modo adeguato.

Di seguito una breve schematizzazione delle dimensioni riguardanti le varie componenti che costituiscono una sedia per ufficio:

  • Schienale: altezza minima di 220 millimetri (nel caso lo schienale sia regolabile in altezza) e di 260 millimetri minimo, (se lo schienale non è regolabile in altezza); larghezza minima di 360 millimetri; altezza minima del bordo superiore di 360 millimetri
  • Seduta: profondità minima della superficie di 380 millimetri; larghezza minima di 400 millimetri
  • Base: proiezione massima di 365 millimetri.

Sicurezza di una sedia per ufficio

Per quanto concerne l’aspetto relativo alla sicurezza di una sedia per ufficio, la normativa europea indica dei criteri specifici e relativi sistemi di prova. Tali criteri sono fondamentali per valutare nel merito la stabilità di ogni tipologia di seduta (non solamente le sedie per ufficio).

I sistemi di prova sono stati dunque armonizzati per una complessiva valutazione della stabilità di tutte le sedute commercializzate sul mercato europeo. La normativa comunitaria ha inoltre introdotto un nuovo sistema relativo all’esame della stabilità dell’angolo del sedile, per ogni tipologia di sedia, portando il carico da 27 a 30 chilogrammi.

Per una valutazione di sicurezza e stabilità di una sedia per ufficio la normativa vigente prevede una serie specifica di carichi e cicli di prova. Questi ultimi indicano i rispettivi valori di riferimento entro i quali dovranno mantenersi i risultati dei test effettuati sulle sedie per ufficio.

Sedia per ufficio: classe fuoco

Una sedia per l’ufficio deve essere necessariamente realizzata con l’ausilio di materiale ignifugo. A tal proposito la reazione al fuoco di ogni prodotto viene definita dalla norma UNI CEI EN ISO 13943/2004. Per reazione al fuoco di un materiale si intende come il comportamento di quest’ultimo contribuisce con propria decomposizione al fuoco a cui è sottoposto in determinate circostanze.

La reazione al fuoco non deve tuttavia essere confusa con la resistenza al fuoco: quest’ultima viene infatti definita dalla norma sopra citata come “la capacità di un elemento a conservare per un periodo di tempo stabilito la richiesta stabilità e/o tenuta, e/o isolamento termico al fuoco, e/o ogni altra prestazione attesa definita in una prova normalizzata di resistenza al fuoco”.

Ecco di seguito le classificazioni di reazione al fuoco vigenti in Italia, con esclusione dei prodotti soggetti alla direttiva CE/89/106:

  • Classe 0 (zero): per i materiali non combustibili
  • Classi 1 (la più severa), 2, 3, 4, 5: per i materiali combustibili (a eccezione dei mobili imbottiti)
  • Classi 1/IM (la più severa), 2/IM e 3/IM per i mobili imbottiti

Da ultimo è bene precisare che le sedie ignifughe sono prodotti realizzati con l’ausilio di materiali e di componenti soggetti a rigorosi controlli e a certificazioni molto rigide, considerata l’importanza che hanno questi arredi. Le sedie ignifughe sono dunque modelli di sedute idonei ed adatti per resistere molto tempo all’azione del fuoco e quindi concepite per determinati ambienti di lavoro, ove è necessario rispettare queste prerogative.

Prove per la sicurezza di una sedia per ufficio

Ma quali sono le prove alle quali è sottoposta una sedia per ufficio, prima di essere commercializza? Le prove perchè una sedia per ufficio risulti conforme riguarderanno:

  • Il carico statico del poggiapiedi
  • Il carico statico del fronte anteriore
  • La fatica che verrà esercitata sullo schienale
  • Il carico statico dello schienale
  • La fatica che verrà esercita sui braccioli (nel caso la sedia ne fosse dotata)
  • Il carico statico sui braccioli prima della stabilità
  • Il carico statico sui braccioli dopo la stabilità