Tavolini da bar, quale materiale è il migliore per farli durare?

Indice

• Tavolini da bar, quale materiale è il migliore per farli durare?
• Tavoli da bar in legno
• Tavoli da bar prodotti con materiali sintetici
• Tavolisedie.com, i migliori tavoli da bar disponibili a prezzi competitivi

Qual è il miglior materiale per un tavolo da bar? Grazie all’innovazione tecnologica negli ultimi anni i materiali utilizzati per la produzione di tavoli da bar sono stati notevolmente migliorati, così da riuscire ad adattarsi alla richiesta del mercato.

La grande evoluzione dei materiali utilizzati per la creazione di tavoli da bar consiste sostanzialmente in un ampliamento ed in un miglioramento nella lavorazione di diverse tipologie di materiali.

Oggi vogliamo fornirvi qualche spunto di riflessione in merito ai migliori materiali utilizzati per la produzione di tavoli da bar.

Tavoli da bar in legno

Il legno ha rappresentato nel passato e continua a rappresentare oggi uno dei migliori materiali utilizzati per la produzione di tavoli. I tavoli da bar in legno sono eleganti, raffinati ed in grado di conferire quella sensazione di calore e di convivialità che difficilmente altri materiali sono in grado di replicare.

Ogni anno sono moltissime le novità proposte dalle aziende che operano nel settore dell’arredo, di tavoli realizzati con l’ausilio del legno. I tavoli in legno vengono solitamente realizzati con una limitata selezione di materiali. L’acero semiduro e poroso è uno dei principali legni utilizzati per la produzione di tavoli. Il legno d’acero è caratterizzato da una evidente venatura con fibre compatte di colori chiari che spaziano dal bianco al giallo rosato. Uno dei principali pregi del legno d’acero è la sua ottima capacità di conservare il colore a lungo nel tempo.

Il legno di frassino viene invece utilizzato per la produzione di tavoli caratterizzati da un design rustico ed essenziale. Trattasi di un legno particolarmente robusto e al contempo flessibile, utilizzato più che per il suo aspetto estetico, per la sua facilità di lavorazione. Anche in questo caso si tratta di un legno con una colorazione tendenzialmente chiara, che varia dal bianco tendente al grigio, al marrone chiaro.

Il legno di mogano è un materiale particolarmente duro e resistente, caratterizzato dalla presenza di molte venature e dal colore rossiccio. Questo legno ha una grana estremamente fine ed uniforme, e proprio per via della sua notevole compattezza viene preferito al legno di noce per la produzione di tavoli.

Il noce è un legno di colore bruno che presenta venature particolarmente scure e talvolta nere. Questo legno è da sempre considerato uno dei migliori materiali per la produzione di tavoli, sia da un punto di vista estetico che per la sua grande duttilità. Aspetto interessante del legno di noce, il suo importante uso in Italia nel periodo risorgimentale, in sostituzione all’impiego del legno di quercia.

Il faggio è un legno semiduro, compatto e caratterizzato da venature uniformi. Il suo colore tende al crema chiaro e può mutare in rosa nel caso di trattamento con vapore. Il legno di faggio si distingue per la presenza di chiazze piccole e lucide, visibili anche se il materiale viene colorato.

Tavoli da bar in metallo

Altro materiale molto comune per la produzione di tavoli da bar è certamente il metallo. Quest’ultimo è un materiale estremamente duttile, resistente e particolarmente malleabile. Il metallo, nelle sue varie leghe rappresenta probabilmente il miglior materiale per la produzione di un tavolo da esterno.

Vi sono diverse leghe e tipologie di metalli con i quali è possibile realizzate un tavolo da bar. L’acciaio è il nome dato ad una lega composta principalmente da carbonio e ferro (carbonio presente in una percentuale non superiore al 2,11 per cento). Se la percentuale di carbonio è più importante il materiale diviene ghisa.

L’alluminio è un metallo particolarmente duttile e di color argentato, utilizzato dall’industria degli arredi per la produzione di tavoli ed altre tipologie di arredi. L’alluminio viene estratto principalmente dai minerali di bauxite. I principali vantaggi di questo materiale sono la sua leggerezza, resistenza e morbidezza.

La ghisa, denominata anche “ferraccio” fino all’Ottocento, proprio per la sua minore qualità rispetto ad altri materiali e per la sua peggiore lavorabilità è una lega metallica ottenuta per riduzione o trattamento a caldo dei minerali di ferro. Questo materiale viene impiegato raramente per la produzione di tavoli.

Il ferro è il metallo che viene estratto dai suoi minerali; molto interessante il fatto che sulla crosta terrestre il ferro non viene mai rinvenuto allo stato elementare, ovvero metallico, ma sempre in forma di composti, nei quali è sempre presente allo stato ossidato. Il ferro è un materiale molto utilizzato per la produzione di tavoli ed in particolare di tavoli da bar.

Tavoli da bar prodotti con materiali sintetici

Sono moltissimi i materiali sintetici comunemente utilizzati per la produzione di tavoli da bar. Il laminato plastico è un materiale molto comune per la produzione di moltissimi modelli di tavolo da cucina. Trattasi di un materiale ottenuto con l’ausilio di processi di laminazione ed utilizzato comunemente nel settore manifatturiero del mobile e dell’arredamento. Tavoli ed altri arredi vengono rivestiti con pannelli lignei come truciolare, tamburati, MDF ed altre tipologie di materiali.

La melammina, insieme alla formaldeide rappresenta la materia prima utilizzata per la produzione di resine melamminiche e resine termoindurenti; queste ultime vengono utilizzate frequentemente e denominate anche monomero.

Il polipropilene o PP è un polimero termoplastico in grado di mostrare differente tatticità. Possiamo affermare che il materiale più interessante da un punto di vista industriale e commerciale è certamente il polipropilene isotattico: trattasi di un particolare polimero semi cristallizzato, la cui particolarità è la presenza di un notevole carico di rottura, una bassa densità ed una notevole resistenza termica e all’abrasione.

Il policarbonato è invece un polimero termoplastico che viene ottenuto dall’acido carbonico. I policarbonati sono in grado di resistere agli acidi minerali, alla benzina, e ancora agli idrocarburi alifatici, ai grassi, agli oli, alle alcoli (tranne all’alcol metilico e all’acqua sotto i 70 gradi). Al di sopra della temperatura di 70 gradi l’acqua attacca il polimero, favorendo la decomposizione chimica graduale. La biodegradabilità di questo materiale è particolarmente scarsa e richiedere pertanto tempistiche importanti.

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